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08 Feb 2024

Il rischio clima nel modello di business del turismo. Ecco come.

Dati e informazioni delle presentazioni di ricerca in #BIT 2024, stand #ENIT e stand #Veneto. A fine articolo il download gratuito di tutti gli elaborati.

Il turismo cambia ancora. È impossibile, infatti, sottovalutare o peggio ignorare l’impatto dell’emergenza climatica. La domanda turistica, soprattutto internazionale, non è più la stessa, sul web si trovano nuovi tool e risposte, mentre destinazioni e imprese hanno definito nuove policy strutturali nei loro modelli di business con Climate Action Plan di grande peso e innovazione.
Un cambio di prospettiva che, a partire dall’anno scorso, abbiamo chiamato “turismo climate-sensitive”. Nel frattempo, questo concept è diventato il brand dell’omonimo progetto di ricerca di ENIT che il nostro studio sta realizzando in partnership con la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura di Torino.

Ricerca & Sviluppo per l’industria del turismo

Per la prima volta in Italia e come avviene in tutte le industry, ENIT con il progetto Turismo Climate-sensitive ha dato vita a un sistema complesso in ricerca & sviluppo (R&D, research & development) per affrontare l’impatto dell’emergenza climatica sul turismo e fornire indicazioni e servizi nuovi a imprese e destinazioni turistiche (leggi l’articolo precedente qui https://www.giaccardiassociati.it/2023/10/19/turismo-climate-sensitive/).
E’ una scelta previdente ed è anche la prima risposta italiana a iniziative analoghe di altre destinazioni europee importanti come Spagna, Francia, Austria, Slovenia, Grecia, Irlanda, Scozia, etc.

Cosa è avvenuto nello Stand ENIT alla BIT 2024

Domenica 4 febbraio alle 16,30 nello stand ENIT, in un evento molto conciso e in una cornice di pubblico ricca di operatori ma anche di molti ragazzi e studenti, sono stati presentati:

  • Il piano delle attività per la costruzione di un modello di misurazione dell’impatto dell’emergenza climatica sul turismo e il progetto d’indagine «L’impatto del cambiamento climatico sul turismo culturale. Strategie e buone pratiche dalle designazioni UNESCO”, a cura di Paola Borrione Head of Researches e Presidente della Fondazione Santagata (cfr. download della presentazione a fine articolo)
  • la metodologia scientifica “Adattamento climatico: i dati necessari. Un approccio per una destinazione climate-sensitive”, a cura di Rodolfo Baggio ricercatore e docente all’Università Bocconi
  • I risultati dell’indagine compilativa “Climate change: evoluzione di imprese e destinazioni turistiche italiane ed europee”, appena conclusa, con il programma dei prossimi 12 step del progetto Turismo Climate-sensitive fino a ottobre 2024, a cura di Marco Antonioli Capo analista dello Studio Giaccardi & Associati (cfr. download dell’elaborato di ricerca e della presentazione a fine articolo)
  • I dati sulla comunicazione social a proposito di clima e turismo, e sulle prenotazioni aeree 2024, a cura di Elena di Raco responsabile del Centro Studi ENIT.

Alcune informazioni di riepilogo sull’incontro nello stand ENIT

I fatti salienti su turismo e cambiamento climatico sono quattro:

  1. gli eventi estremi del cambiamento climatico colpiscono soprattutto le persone e i loro beni
  2. il turismo è una delle attività di interesse Paese maggiormente esposte, perché l’Italia è al centro dell’“hot spot mediterraneo” nel quale gli eventi climatici estremi sono accelerati del 20%
  3. il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre, secondo i dati di Copernicus Climate Change Service
  4. la “forzante calore”, cioè il progressivo aumento delle temperature medie causato dall’effetto serra, sta già modificando criteri, tempi, modalità e costi di vacanza, al mare, in montagna, nell’outdoor, nelle città d’arte, nei siti archeologici e museali, etc.

Da qui un cambio importante di strategia di destinazioni, OTA e imprese, il cui perno è integrare il rischio climatico nel proprio modello di business, invece che farsi trovare impreparati, e allo stesso tempo coinvolgere tutti gli stakeholder a prendere parte alle nuove decisioni. In primis, gli stessi clienti che, infatti, per il 51% (Booking, 2023) decideranno nel 2024 di programmare viaggi e vacanze basandosi sulle previsioni climatiche rispetto al periodo e alla destinazione prescelta. Sono peraltro già disponibili a tutti su internet nuove piattaforme (https://travelweathermap.com/en/jan) che consentono di scegliere e programmare in base a quelle previsioni.
L’indagine ENIT mette a disposizione degli operatori italiani un modello di intervento fatto di 8 policy per le destinazioni e 7 policy per le imprese.

Nelle prossime settimane, inoltre il progetto Turismo Climate-sensitive prosegue con

  • l’indagine compilativa e di campo sul turismo culturale che si propone di esaminare la gestione del patrimonio culturale in Italia utilizzando i 59 presidi Unesco come cartine di tornasole della capacità di risposta del sistema nazionale alle criticità del cambiamento climatico. Da ricordare che il nostro Paese nel 2022 registrò oltre 142 milioni di presenze nel turismo Heritage con una spesa turistica o valore di ritorno superiore ai 12 miliardi di euro
  • l’indagine compilativa e di campo sull’evoluzione del rapporto domanda e offerta turistica focalizzata tra l’altro su una popolazione di ricerca di oltre 9 mila stakeholder italiani e stranieri.

Cosa è avvenuto nello Stand Veneto alla BIT 2024

Lunedì 5 febbraio alle 11,15 nello stand Veneto durante l’incontro stampa “VENETO, TURISMO SOSTENIBILE NEI SITI UNESCO: DALLE DOLOMITI A VERONA, LE OFFERTE TURISTICHE DELLE DESTINAZIONI VENETE IN VISTA DEI GIOCHI”, moderato dal giornalista Claudio Micalizio e con un pubblico composto di molti operatori pubblici e privati, sono intervenuti:

  • Federico Caner, Assessore al Turismo Regione del Veneto
  • Giuseppe Giaccardi, Consulente di strategia, Coordinamento Comitato Scientifico del progetto Turismo Climate-sensitive di ENIT
  • Valentina Coleselli, Direttrice DMO Dolomiti Bellunesi
  • Luca Caputo, Direttore Verona & Garda Foundation
  • Marina Montedoro, Coordinamento siti UNESCO del Veneto
  • Stefano Campoccia, Vicepresidente Fondazione Cortina

Alcune informazioni di riepilogo sull’incontro nello stand Veneto

L’incontro è stato incentrato sulle politiche di sostenibilità che Regione Veneto insieme con le OGD (acronimo di Organismo di Gestione della Destinazione, l’attuale modello di DMO del Veneto) e su come questa attenzione si focalizzi oggi sulla grande opportunità delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Emblematici su questo gli interventi della Dr.ssa Coleselli e della Dr.ssa Montedoro e del tutto pragmatico e orientato alle sfide di valorizzazione del territorio quello dell’Avv. Campoccia.
Luca Caputo ha affrontato invece un argomento nuovo e molto importante per tutto il Veneto e cioè come si costruisce una smart tourism destination in un territorio vasto e complesso come quello di Verona e del Garda.
Giuseppe Giaccardi (cfr. download della presentazione a fine articolo), dopo l’intervento dell’Assessore Caner, ha affrontato un argomento tanto strategico quanto delicato, “Turismo, priorità adattamento climatico”, riportando anche alcuni dei dati esposti il giorno prima da Marco Antonioli nello stand ENIT.
Molto interesse ha suscitato l’impatto della cosiddetta “forzante calore” sulle presenze in Italia e in Europa e le modificazioni già in atto sulla prenotazione delle vacanze online alimentate da nuove piattaforme web che consentono alla domanda turistica di scegliere luogo e mese di vacanza in base a stime e predizioni climatiche.

Qui sotto i download gratuiti

Che ne pensate? Fatecelo sapere per favore!

Grazie.

#staytuned

Maddalena Penna