Nuovi valori e scopi per strategie e marketing al 2030

Ma prima può essere utile ricordare schematicamente, non esaustivamente, alcuni fatti epocali vissuti nel decennio 2010-20:
- Gli effetti sociali a valle della crisi dei subprime del 2008
- L’impatto di quella crisi in Europa soprattutto nel 2012
- L’epidemia emorragica di Ebola in Africa centrale nel 2014-16
- Le guerre civili mediorientali dalla Siria, 2011, allo Yemen, 2014, purtroppo tuttora irrisolte
- Il terrorismo in Europa nella seconda metà del decennio
- Le crisi del nord Africa, tra le quali spiccano seppur per ragioni diverse quelle in Egitto, 2011, e Libia, 2019, che hanno estremizzato la tragedia dei migranti
- La crisi della Crimea nel 2014
- La crisi di valori tra paesi europei fondatori e paesi europei orientali nel 2018-2019
- Il soffocamento della democrazia a Hong Kong soprattutto dal 2019 in poi
- Le contraddizioni della leadership globale americana dal 2016
- Il referendum sulla Brexit del 2019 e poi l’impatto e l’uscita della Gran Bretagna dalla UE a gennaio 2020
- La pandemia da Covid-19, 2020, i vari lockdown e la conseguente follia prima dei “no-coviddi” e poi dei “no-vax” nel 2021
- La crisi dell’economia globale nel 2020 e con essa il crollo dell’economia del turismo internazionale (-73% di arrivi) e dei voli internazionali dopo lo sviluppo degli ultimi vent’anni
- E per ultima la crisi dell’agosto del 2021 in Afghanistan, che insieme alla (terribile) tragedia umana e delle donne, spettacolarizza responsabilità e delusioni inequivoche spostando definitivamente l’asse degli interessi globali nel confronto internazionale verso con la Cina.
Tuttavia, è anche cresciuta una consapevolezza nuova, altrettanto globale: cause e crisi hanno una relazione incestuosa con il nostro stile di vita e il modello economico che lo sostiene mentre l’Agenda ONU 2030, nonostante le sue evidenti contraddizioni (che non dovrebbero stupire), assume un peso nuovo e diverso anche in un “mestiere sociale” come il nostro e tanti altri.
Abbiamo così davanti una grande sfida e 8 anni di opportunità da cogliere correlate alla tendenziale realizzazione dei 17 Sustainable Development Goals
Per esempio, le opportunità potranno essere:
- Migliorare le città
- Migliorare le destinazioni
- Migliorare la mobilità
- Migliorare prodotti e servizi
- Ridurre e azzerare tendenzialmente le “insostenibilità”
- Generare nuove opportunità per PMI e distretti produttivi
- Generare nuovi contenuti e modelli di management e alta formazione
- Generare nuove occasioni di imprese e lavoro per i giovani
- Dare senso e scopo sociale alle nuove tecnologie digitali, dal 5G all’Artificial Intelligence
- Strutturare nuovi mestieri e nuove competenze
- Etc.
Nel rapporto della meta-ricerca “Turismo & Salubrità” e nei 3 webinar di presentazione di fine aprile e inizio maggio, accennavamo che ci sono già le condizioni di mercato, della domanda e dell’offerta, per mettere in atto una nuova progettualità di sviluppo – le pratiche antifragili – a cominciare dalla grande economia del turismo che coinvlolgerà consumatori, imprese e territori.
Come spiega infatti l’economista Marianna Mazzucato, in particolare nel suo penultimo libro “Non sprechiamo questa crisi”, Laterza 2020, abbiamo tutti un compito che ci attende fatto di valori sociali e di rispetto per la vita delle persone, di efficienza sociale dei nuovi investimenti pubblici.
Ci dedicheremo perciò a strategie e marketing il più possibile coerenti con i 17 UN SDGs e inviteremo quanto clienti, stakeholder, colleghi e amici a fare altrettanto certi di andare assieme “oltre a ciò che vediamo”.
Immagine dell’articolo di Angelo Toto non utilizzata a fini commerciali, fonte: https://www.angelototo.it/2014/04/20/231/)