Agitu Gudeta, nota impreditrice etiope che lavorava in Trentino, è stata trovata morta ieri 29 dicembre 2020 nella sua abitazione: Adams Suleimani, suo collaboratore, avrebbe confessato di averla colpita durante una lite.
Non è purtroppo la prima volta che una donna subisce violenza e violenza omicida per mano di un uomo.
Nelle guerre anche quelle moderne è una drammatica costante, ma lo è anche nei paesi senza guerra. L’omicidio di Agitu Gudeta è troppo, insopportabile, inumano perché Lei è stata “una bellissima storia di riscatto finita in maniera orrenda” nelle valli del magnifico Trentino.
Tutto ciò oltre al dolore e all’amarezza ci fa riflettere: c’è una “cultura” sbagliata anche laddove crediamo ci sia dignità, opportunità e pace. E questa cultura è ora di sconfiggerla e sradicarla. La sua sconfitta dipende da maschi che provano vergogna e lo dicono.
Il silenzio e l’indifferenza sono i veri assassini, di fronte a una storia come questa non è umano tacere.
La Capra Felice, l’azienda casearia di Agitu, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui un premio da Cheese, fiera internazionale dedicata ai formaggi curata da Slow Food.