Da Chiavari a Padova via data intelligence
Questo è un racconto per spiegare come momenti diversi siano densamente collegati dalla cultura (dei dati) e dal cambiamento climatico che coinvolge e trasforma.
Al riguardo, citiamo in apertura due fatti apparentemente scollegati ma significativi.
La spettacolare elezione di Claudia Sheinbaum, prima Presidente donna del Messico, già componente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni unite, premio Nobel per la pace nel 2007.
La scelta di David Gilmour, cantautore, polistrumentista, compositore e produttore discografico britannico, chitarrista e cantante dello storico gruppo inglese Pink Floyd, di mettere all’asta le sue 8 chitarre (valore stimato 21 milioni di dollari) per fini benefici collegati al climate change.
Li citiamo perché pensiamo siano segnali “generativi” di un auspicabile nuovo ciclo climate-sensitive vocato alla biosfera e alla vita delle persone, e quindi anche al turismo.
Dopo questa premessa un po’ atipica, ecco il nostro racconto “Da Chiavari e Padova via data intelligence”.
Cos’è l’Economic Forum Giannini di Chiavari (GE)
L’Economic Forum Giannini di Chiavari (GE) dal 2021 celebra le origini genovesi e le gesta di Amadeo Pietro Giannini (1870-1949), fondatore della Bank of Italy, divenuta nel 1929 Banca d’America e d’Italia e poi dal secondo dopoguerra Bank Of America Corporation. Oggi è tra le big four della finanza statunitense.
“Il 17 ottobre 1904 Amadeo Pietro Giannini fondò la Bank of Italy a San Francisco. Questa banca aveva per clienti i tanti immigrati giunti negli Stati Uniti in quell’epoca, che subivano spesso rifiuti da parte delle banche americane esistenti quando tentavano di aprire rapporti presso di esse. Durante il terremoto di San Francisco del 1906, Giannini riuscì a portare in salvo tutti i depositi fuori dall’edificio della Banca e lontano dagli incendi. Dato che le sedi delle altre banche erano state distrutte e non si poteva accedere ai caveaux, Giannini invece riuscì entro pochi giorni dal disastro ad utilizzare i fondi portati in salvo per ricominciare a concedere prestiti: su di un banco fatto di un asse appoggiato a due botti, faceva prestito a chi voleva cominciare a ricostruire.”
(cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Bank_of_America)
Il Comune di Chiavari, con la direzione scientifica del giornalista Mauro Boccaccio e Maura Ferrari e grazie all’impeccabile organizzazione di Enrica Corsi, realizza da quattro anni ogni primavera questo evento al quale siamo invitati come speaker.
Nel 2021, appena fuoriusciti dalla pandemia, siamo intervenuti su “Il turismo del ‘mondo nuovo’: cosa avrebbe fatto Peter?”, poi “2022, What Tourism?” e nel 2023 “Turismo ed emergenza climatica”.
Nel 2024, consapevoli dell’importanza scientifica dei dati e dell’impatto del climate change nel turismo, abbiamo proposto un panel con al centro l’esperienza dell’Osservatorio del Turismo Regionale Federato del Veneto (OTRF), uno dei modelli più virtuosi a livello di destinazioni regionali.
Il panel con Chiara Comirato dell’OTRF del Veneto
Il panel dal titolo “Turismo, dati e persone: priorità adattamento climatico”, condotto dalla giornalista ligure Isabella Puma, sì è svolto il 20 aprile scorso nella storica sede di Palazzo Rocca a Chiavari.
Sono intervenuti Chiara Comirato, project manager dell’Osservatorio del Turismo Regionale Federato del Veneto, Paolo Grigolli, senior expert in destination management, già direttore di Trentino School of Management e dell’APT Val di Fassa, e il sottoscritto.
Per chi come noi fonda gran parte del proprio lavoro sulle vision in modalità Young Challenge (cfr. articolo qui) è molto bello far conoscere le competenze di Chiara e pubblicare il suo lavoro.
Chiara Comirato è laureata in Progettazione e Gestione del Turismo presso l’Università di Padova, ha conseguito un Master in Design dell’Offerta Turistica 4.0 presso lo stesso ateneo nel 2022. Dal gennaio 2023, collabora attivamente con la Regione del Veneto e Unioncamere del Veneto, contribuendo alla gestione dell’Osservatorio del Turismo Regionale Federato. Si occupa principalmente dello sviluppo e dell’implementazione della piattaforma, promuovendo una collaborazione più stretta tra gli attori del territorio e diffondendo la cultura dell’analisi dati.
Parallelamente, è coinvolta in progetti regionali focalizzati sull’evoluzione delle Organizzazioni di Gestione della Destinazione (OGD) del Veneto verso un approccio Smart Tourism Destination.
In download gratuito le slide dell’intervento di Chiara e quelle del mio contributo al panel dell’Economic Forum Giannini 2024.
Cos’è e cosa propone il Master Turismo 4.0 dell’Università di Padova
Si comincia così a intuire che il trait d’union tra Chiavari e Padova ha un nesso formidabile nel Master Turismo 4.0 dell’Università di Padova.
Con la direzione scientifica di Nicola Orio, professore di informatica al Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Padova, e il fondamentale contributo di Stefan Marchioro, responsabile Governance e Territorio della Direzione Turismo della Regione Veneto, il Master ha lo scopo di formare i nuovi esperti in “Design dell’Offerta Turistica”.
L’offerta formativa comprende i seguenti insegnamenti e docenti: Media relation (Marta Bagno), Fundraising (Italo Candoni), Progettazione e innovazione (Stefano Ceci), Canali di vendita (Claudio De Monte Nuto), Progettazione partecipata (Diego Gallo e Riccardo Da Re), Diritto del turismo (Marco Giampieretti), Offerta turistica aziendale (Marco Girolami), Elementi del fare impresa (Maria Paola La Caria), Gestione e governance (Stefan Marchioro), Turismo 4.0 (Stefan Marchioro), Destination marketing (Adriana Miotto), Digitalizzazione dei processi (Adriana Miotto e Stefano Ceci), Smart cities (Nicola Orio e Daniel Zilio), Sostenibilità (Antonio Scipioni), Design della distribuzione (Elena Sisti), Crisis management (Gian Pietro Vecchiato), Heritage e reti (Paola Zanovello), Social media marketing (Claudia Zarabara).
Nicola Orio e Stefan Marchioro ci hanno chiesto di gestire la sessione di apertura del Laboratorio del Master condotto da Marco Girolami, partner di www.starting4.it, esperto di marketing territoriale e di processi per miglioramento e sviluppo locale.
La sessione di apertura del laboratorio del Master Turismo 4.0
Per questa sessione di apertura del Master il 30 maggio scorso all’Università di Padova, abbiamo convenuto di svolgere tre interventi coordinati:
- Turismo e climate change di Maddalena Penna, economista e analista di ricerca
- Turismo Climate-sensitive di Marco Antonioli, sociologo e capo analista
- Climate-sensitive adaptive strategy a cura del sottoscritto.
L’intervento Turismo e climate change di Maddalena (qui il download gratuito delle slide) ha affrontato il cambiamento climatico come sfida del secolo e il senso per operatori pubblici e operatori privati; il significato di mitigazione climatica e di adattamento climatico e cosa stanno facendo alcune grandi destinazioni europee come Francia, Finlandia, Italia, Germania, Norvegia e Spagna; il modello STD Smart Tourism Destination (DG Grow, CE 2022), la sua trasformazione in Co-creating Paradigma (Regione Veneto, 2023) e da qui il benchmarking di 9 casi; infine, l’invito a cogliere l’occasione per diventare anti-fragili.
L’intervento Turismo Climate-sensitive di Marco (qui il download gratuito delle slide) ha spiegato l’Hot Spot Mediterraneo come vincolo di cambiamento climatico che ci riguarda direttamente a livello Paese e di destinazioni regionali, i suoi effetti in termini di aumento delle temperature medie e delle giornate di alto calore su base dati Copernicus; l’impatto di tutto sulle previsioni di “migrazione” sud-nord dei flussi turistici in Europa; le nuove piattaforme online per prenotare vacanze e destinazioni scegliendo la combinazione mese, luogo e predizione delle temperature; l’evoluzione della domanda turistica in modalità climate-sensitive e cos’è/cosa cerca un climate-sensitive traveller; il progetto di ricerca Turismo Climate-sensitive che stiamo sviluppando per ENIT, insieme con Fondazione Santagata, e i primi output di ricerca con “Climate change: evoluzione di imprese e destinazioni turistiche in Europa e in Italia” (a questo link articolo e download delle slide), inclusa la modellizzazione di 7 policy attuate dalle imprese e 8 policy attuate dalle destinazioni.
La sessione di apertura del Laboratorio del Master Turismo 4.0 dell’Università di Padova è stata conclusa del mio intervento Climate-sensitive adaptive strategy che ha riguardato l’analisi dei rank Global Risk 2024 e 2034 del World Economy Forum, e da qui il cambio di paradigma del turismo conosciuto finora e poi quale approccio adottare per affrontare queste nuove sfide.
Da notare che nei primi 5 posti del rank Global Risk 2034 troviamo ben 4 effetti di climate change e cioè: Eventi meteo estremi, Criticità di cambiamento dei sistemi del pianeta terra, Perdita di biodiversità e collasso dell’ecosistema, Carenze di risorse naturali.
Il nuovo paradigma del turismo climate-sensitive, generato da quelle sfide, pensiamo vada affrontato con molta determinazione, avendo come scopo ricercare ed elaborare nuove opportunità operando sui 5 fattori “ricerca & sviluppo”, “ispirazione”, “strategia”, “pianificazione” e “goal”.
Dopo questo primo approfondimento ho presentato:
- la nuova indagine di campo “Climate change: le nuove scelte di turisti e operatori del turismo” in corso di realizzazione per il progetto di ricerca Turismo Climate-sensitive di ENIT
- il modello di indicatori “Dinamic Adaptive Policy Pathways” elaborato dal professor Rodolfo Baggio (Bocconi) per il medesimo progetto ENIT
- il nuovo orientamento tecnico di imprese e destinazioni turistiche nell’approccio al mercato, dal “Business Model Canvas” al “Data-driven Business Model”
- il digitale che abilita e facilita l’adattamento climatico in modalità “anthropological strategy”
- le nuove opportunità che si aprono per i giovani under 35, le città e i territori
- tre casi di Piani turistici di destinazione realizzati di recente dal ns Studio nei quali la variabile “Climate-sensitive Adaptation” è stata integrata nei modelli di business di ciascuna realtà.
Sì è concluso così il primo giorno del Laboratorio del Master Turismo 4.0 dell’Università di Padova, frutto anche dell’esperienza condotta 40 giorni prima all’Economic Forum Giannini di Chiavari insieme con Chiara Comirato.
Alla fine, dopo 4 ore, eravamo tutti un po’ provati ma anche contenti di aver condiviso con gli allievi del Master, con Stefan Marchioro e Marco Girolami, questo nuovo patrimonio di idee, dati e modelli sui quali ritorneremo presto con ulteriori approfondimenti.
Nel frattempo, chissà cosa di nuovo avranno fatto Claudia Sheinbaum e David Gilmour.
#staytuned