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Report

03 Mag 2022

BTM 2022: “TarantoManifesto”

10 linee-guida per affrontare la complessità del presente-futuro.

In occasione della recente edizione di BTM Puglia, Taranto 6-8 aprile 2022, abbiamo riscontrato una convergenza ampia di opinione con i colleghi del Comitato Scientifico, con vari relatori e diversi gruppi di partecipanti su queste principali criticità:

  • Emergenza climatica
  • Pandemia
  • Pace minacciata
  • Stress dei costi
  • Globalizzazione interrotta
  • Agenda ONU 2030 a rischio

Alcuni dati di scenario aiutano a capire meglio.
Secondo quanto scrive l’autorevole www.theworldcounts.com “Nel 1950 c’erano 25 milioni di arrivi di turisti internazionali, nel 1970 il numero era di 166 milioni e nel 1990 era cresciuto fino a 435 milioni. Dal 1990 al 2018 i numeri sono più che triplicati raggiungendo 1,442 miliardi. Entro il 2030 si prevede che gli arrivi turistici saranno 1,8 miliardi.”
Ma questa progressione è messa seriamente in discussione da più “cigni neri” (Taleb, 2007). La stessa fonte infatti poi scrive “Gli impatti ambientali negativi del turismo sono sostanziali. Includono l’esaurimento delle risorse naturali locali, così come l’inquinamento e i problemi di rifiuti. Il turismo spesso mette sotto pressione le risorse naturali attraverso un consumo eccessivo, spesso in luoghi dove le risorse sono già scarse.” (…) “Il turismo contribuisce a più del 5% delle emissioni globali di gas a effetto serra, con il trasporto che ne rappresenta il 90%.
Entro il 2030, si prevede un aumento del 25% delle emissioni di CO2 del turismo rispetto al 2016. Da 1.597 milioni di tonnellate a 1.998 milioni di tonnellate.”

Da tutto ciò la necessità di un cambio di passo.
Ecco perché abbiamo proposto e contribuito a scrivere il “TarantoManifesto”, 10 linee-guida per affrontare la complessità del presente-futuro:

  1. Voler bene al proprio territorio e alle persone che lo abitano, conoscerlo e averne cura per renderlo anti-fragile e sostenibile
  2. Organizzare ascolto costante e processi decisionali partecipati con dati aperti e fruibili anche per anticipare momenti di crisi e prepararsi ad affrontarli
  3. Conoscere, conservare, valorizzare e restituire integri i «beni pubblici» e i «beni comuni»
  4. Dare priorità ai giovani e accrescere responsabilità e partecipazione femminile
  5. Reagire a difficoltà e minacce con una nuova mentalità aperta al mondo, ai bisogni delle persone, alle trasformazioni e alle opportunità osservate con sguardi diversi
  6. Facilitare e sostenere curiosità, formazione, apprendimento continuo e progettazione condivisa orientati all’accoglienza responsabile e di alta qualità
  7. Contrastare in modo crescente le cause della mutazione e dell’emergenza climatica e riorganizzare i processi economici e sociali
  8. Curare, diffondere e sedimentare le conoscenze, le buone pratiche, gli avanzamenti della ricerca scientifica e gli strumenti digitali
  9. Aiutare le organizzazioni pubbliche e quelle private a reinventarsi, a mettersi in discussione, a generare nuovi modelli decisionali e operativi per smontare muri e costruire ponti.
  10. Sentirsi parte di un tutto e allo stesso tempo aver cura di ogni particolare mettendo in atto la cultura di progetto come bussola di orientamento delle persone, delle imprese, delle destinazioni e della governance di sistema.

Hanno partecipato a stesura e definizione del TarantoManifesto:

  • Rodolfo Baggio,advisor BTM, docente di strategie digitali, Università Bocconi di Milano
  • Martha Friel, advisor BTM, docente di impresa turistica e culturale, IULM University di Milano
  • Beppe Giaccardi, advisor BTM, consulente di strategia, CEO Studio Giaccardi & Associati di Ravenna
  • Roberto Micera, docente di sviluppo e marketing territoriale, Università della Basilicata
  • Chiara Mocenni, docente di matematica, Università di Siena
  • Francesco Schianchi,docente di cultura del progetto, Scuola di Design del Politecnico di Milano
  • Wilma Vanni, Europe Sales Director, Shiji Group-ReviewPro di Barcellona.

Sullo sfondo una motivazione e una preoccupazione comuni: “Provare a creare un’agenda di orientamento «Green & Blue Tourism Destination» è un contributo di visione per la Puglia e un possibile progetto per Taranto e altre comunità e territori.
Il turismo, infatti, è una straordinaria cultura per la pace e per la natura, perché senza questi due grandi elementi semplicemente non esiste.
Il turismo è quindi ontologicamente contro la guerra e la crisi climatica. Dobbiamo perciò generare valori condivisi e aumentare la conoscenza, la cultura di progetto, la ricerca scientifica, le competenze, le informazioni, la tecnologia e gli scambi di questa straordinaria cultura per la pace e per la natura.”

Redazione

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