Intelligenze artificiali ed Etica
Oggi parliamo della professoressa Maria Chiara Carrozza del Sant’Anna di Pisa perché è intervenuta su un tema che avrà impatto anche su impresa e turismo 4.0, e cioè “The ‘good’ Alghoritm? Artificial Intelligence: Ethics, Law, health” durante la presentazione del workshop della Pontificia Accademia per la Vita, in programma in Vaticano, dal 26 al 28 febbraio.
Per Maria Chiara Carrozza l’AI non apporterà solo maggiore efficienza nella produzione di beni e nell’offerta di servizi, ma sarà presto al nostro fianco, anzi, all’interno delle nostre vite: “… avrà un impatto sociale e culturale dirompente attraverso la pervasività con cui entrerà nel nostro futuro mutando il nostro rapporto con la società”
Gli esempi di applicazione delle AI in medicina, uno dei campi più delicati e discussi vanno dalla sperimentazione alla gestione del rapporto medico-paziente, ai servizi di tele-assistenza, fino alla chirurgia robotica o alla predictive medicine, sui quali sarà decisivo fare in modo che questi processi potranno avvenire nel rispetto dei principi etici e delle evidenze scientifiche.
La questione non è meramente tecnologica, la sfida diventa etica. Le potenzialità di queste tecnologie sono molto ampie, ma la criticità, sottolinea Carrozza, è essere in grado di concertarne l’utilizzo in modo da divenire vantaggio e strumento del benessere comune, senza rischiare che queste vadano a ledere la tutela della persona o i diritti dei consumatori.
Maria Chiara Carrozza è docente ordinario di Bioingegneria industriale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed è stata Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca tra il 2013 e il 2014.
Nella sua attività scientifica si occupa di biorobotica, biomeccatronica e neuro-robotica, collabora con diverse università internazionali ed è membro di società scientifiche internazionali nell’ambito della bioingegneria e della robotica come l’IEEE Robotics and Automation Society (RAS).