Home / News / Impresa e capitale umano / Da Sociologia ai Big Data via Web

News

29 Mar 2016

Da Sociologia ai Big Data via Web

Che opportunità si aprono oggi nel mondo del lavoro per un laureato in sociologia?

Incontro ravvicinato con gli studenti di Roberta Paltrinieri, docente ordinario di Sociologia dei Consumi e di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi, Dipartimento di Sociologia dell’Università Alma Mater di Bologna.

di Marco Antonioli

paltrinieri_antonioli

Su invito della professoressa Roberta Paltrinieri ho incontrato nei giorni scorsi gli studenti del corso di laurea specialistica in Sociologia e Servizio Sociale per raccontare la mia esperienza professionale a un anno e mezzo circa dal suo inizio.

“In qualità di Presidente del corso di laurea, ho sentito la necessità di organizzare un incontro con Marco Antonioli dello Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione, il quale si era laureato un paio di anni fa con me, perché ritengo che sia importante per gli studenti che si affacciano al mondo del lavoro potersi confrontare con l’esperienza diretta di chi prima di loro ha fatto un percorso di studio in sociologia ed ha poi potuto mettere a frutto le competenze maturate nel corso di laurea.”

Sono diventato analista e ricercatore economico e sociale grazie anche alla mia tesi di laurea specialistica in sociologia composta su internet come spazio pubblico produttivo (economico, di contenuti e di relazioni), che è stata il mio primo pass per entrare in una struttura di consulenza strategica e ricerca economica con una expertise di quasi dieci anni in digital e web economy. Per gli studenti, ancora disorientati rispetto alle possibili applicazioni pratiche del “mestiere del sociologo”, è stato quindi un importante momento di confronto.

Innanzitutto ho voluto attualizzare il più possibile il ragionamento e mostrare agli studenti i possibili sbocchi futuri della nostra professione parlando di Big Data. Sono convinto infatti che questo “nuovo mondo di ricerca” e di generazione di nuovi prodotti e servizi di conoscenza è il presente-futuro del nostro lavoro, anche di sociologi. Le competenze che i laureati in sociologia possono mettere in campo continuano ad essere importanti ma dovranno essere integrate, perché i Big Data sono una tecnica di analisi dati transdisciplinare che coinvolge anche principi di statistica, fisica e matematica. In questo senso è decisivo il “rimettersi in gioco” e un continuo aggiornamento sull’evoluzione delle tecniche e delle metodologie di ricerca economico-sociale.

Agli studenti ho spiegato le competenze minime necessarie per iniziare: nel mio caso, ad esempio, apprendere rapidamente le tecniche basiche di esplorazione e saper utilizzare Excel in modo evoluto per progettare database e gestire dataset con volumi e variabili impegnativi. Allo stesso modo ho sottolineato l’importanza di coltivare e “forzare” le skills relazionali necessarie nei rapporti con i committenti di ricerca, sia in fase di ascolto di obiettivi ed esigenze sia in fase di presentazione di risultati e scoperte, spesso con la conseguenza a volte “ruvida” di dover trasformare punti di vista e modi di pensare arretrati.

Nel mio primo anno e mezzo all’interno dello Studio, ho realizzato diverse analisi di desk online per uso interno e per i nostri clienti, mediante impiego di keyword di ricerca e accesso a fonti dati ufficiali italiane e internazionali, riclassificando ed elaborando poi le informazioni raccolte in base agli obiettivi; ho collaborato al Progetto Dual Core (& Care) per Pugliapromozione progettando i questionari e i database dell’indagine di campo, dell’analisi delle conversazioni online dei viaggiatori prosumer e dei focus group frontali con operatori e stakeholder e coordinando inoltre un piccolo staff di tre intervistatori per circa quattro mesi; ho realizzato la ricerca di mercato “Italic People” sul valore turistico della cultura italiana nel mondo, concordata con un’istituzione culturale di livello internazionale quale Ravenna Festival; ho contribuito a realizzare la ricerca “SME – Food 2.0 in East Emilia-Romagna Region” ideata dal nostro Studio insieme con il Departimento SEGMI – Sciences Economiques Gestion Mathématiques et Informatiques dell’Université Paris Ouest, Nanterre La Défense, France; ho infine contribuito al progetto e alla realizzazione dell’Azione di Consultazione delle Nuove Imprese Digitali dell’Emilia-Romagna a noi commissionata dal Coordinamento dell’Agenda Digitale  regionale grazie alla “proprietà” di un’originale proxi di analisi statistica.

In tutto ciò ho avuto il costante supporto dei consulenti titolari dello Studio o dei capi progetto responsabili di un determinato cliente e incarico. Ho avuto inoltre la possibilità di realizzare e somministrare importanti questionari strutturati, di realizzare interviste in profondità recandomi nelle aziende e applicando il Business Model Canvas come struttura dell’intervista e di contribuire alla “numerizzazione” dei contenuti emersi dai focus group con le imprese.

Ho presentato poi agli studenti le varie tipologie di lavori che si potrebbero trovare a svolgere nel caso volessero intraprendere la carriera di analisti e ricercatori economico-sociali. Ho parlato loro delle difficoltà che si incontrano nella creazione di un questionario per le aziende, di quante versioni vadano prodotte fino ad arrivare a quella operativa, ho descritto cosa vuol dire realizzare un benchmarking e ho indicato loro alcune delle principali fonti di dati italiane ed europee sulle quali potrebbero trovarsi a lavorare.

In sintesi ho cercato di dimostrare come sociologia sia una piattaforma di competenze teoriche che poi va ampliata e arricchita nella realtà delle imprese e delle istituzioni allo scopo di maturare sul piano lavorativo e personale in un processo di crescita costante. Sono consapevole di essere solo all’inizio di un lungo percorso e di dover crescere ancora parecchio, ma altrettanto fiero di aver trovato il percorso professionale che più mi stimola e mi coinvolge.

 

Redazione
#big data #sociologia