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06 Ago 2021

Siamo programmati per la “bellezza” ma dobbiamo ridurre lo stress.

 Buone vacanze.

Insomma, lo sentivamo e lo immaginavamo ma adesso è provato scientificamente dal Max Planck Institute, come pubblicato dalla rivista Frontiers in Human Neuroscience“Siamo rimasti sorpresi, osservando che non si registravano reazioni solo nelle aree celebrali relative al sistema della ricompensa, vale a dire quelle che ci fanno provare piacere quando osserviamo qualcosa di bello o viviamo un’esperienza piacevole, ma anche in alcune aree collegate alla visione” … “La natura e il piacere estetico che ne traiamo sono preziosi per la salute”.

In pratica – scrive Paola Emilia Cicerone in La Stampa di oggi (6 agosto 2021, pag. 15) – questo e “altri studi dimostrano che la reazione a uno scenario naturale è più spontanea e meno conflittuale rispetto a quella di fronte a un’opera d’arte, un elemento che potrebbe contribuire a spiegarne gli effetti salutari”.

Se inoltre mettiamo a confronto questa importante notizia scientifica con quelle martellanti sulle emergenze che stiamo vivendo – pandemia, emergenza climatica, incendi, crisi economica e sociale, cyber crime, etc. – possiamo capire che anche turismo e industria del travel hanno di fronte un “nodo estetico” traducibile in nuove sfide che, per esempio, sono sostenibilità, alberi, salubrità, città, destinazioni, nuovi business, digitale, anti-fragilità, etc.

In prevalenza tutti quanti, operatori, amministratori, ricercatori ed esperti, lavoriamo in modalità data driven ma anche questo non è più sufficiente: serve una direzione nuova e un passo diverso, capaci di combinare e far rendere nuovi valori e più creatività.

Non possiamo infatti restare attoniti o impotenti a coltivare rimpianti, sostegni, incertezze e purtroppo anche rancori e macerie. Il turismo italiano, che nella filiera allargata è composto da 500 mila imprese, 4 milioni di addetti, 65 istituzioni accademiche e ITS operanti nell’alta formazione, con più di 450 docenti e ricercatori specializzati, insieme con oltre 300 istituti professionali, è infatti una risorsa-Paese e una risorsa di futuro. In ragione dei fatti qui sinteticamente trattati e dell’imminenza delle scelte operative sui fondi PNRR, è il momento di riprendere un processo  creativo e condiviso per una nuova Tourism Creative Agenda.

Buone vacanze, ci aggiorniamo a fine agosto.

#styatuned

Redazione
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