Stop Crisis, ripartire dalle persone
Circa cinque settimane fa, la nostra vita è cambiata.
Restare in casa e, nel caso di qualcuno, rischiare di annoiarsi, è la minore delle preoccupazioni.
C’è stato l’assalto alle provviste alimentari, l’esplosione degli appuntamenti fitness online, le iniziative a sostegno del sistema sanitario, il moltiplicarsi dei contenuti culturali accessibili sul web: questa è una colorita punta dell’iceberg che nasconde lutti, attività commerciali in chiusura e perdite di posti di lavoro.
La questione ormai comunemente discussa è la ripartenza dell’economia, ora in profonda stasi: non è però la prima problematica a cui occorre fare fronte.
L’aspetto totalmente eccezionale, atipico e imprevedibile di questa situazione genera un universale senso di insicurezza, che penetra a fondo nel nostro “io”, prima vittima dell’emergenza. La crisi primaria, è quella dell’individuo.
Se i singoli sono sempre meno ottimisti nei confronti della propria capacità di reazione all’emergenza, in termini economici ma anche emotivi e di competenza, risulta estremamente più complicato capire quali sono le carte che abbiamo in mano e quali le migliori strategie per giocarle. Questo è un vero e proprio “Warning Autostima”: sottostimare le proprie risorse non ci permette di metterle in campo e farle fruttare al meglio, sia a livello personale che aziendale.
Il primo livello di intervento deve essere quindi a servizio delle persone, fulcro primario dell’economia.
È necessario inizialmente riuscire a rielaborare il danno, sia a livello personale ed emotivo, affrontando l’ansia, coltivando il pensiero positivo e spezzando la routine con attività stimolanti, sia a livello razionale e aziendale, valutando come stabilizzare le perdite e preparando un piano di restarting. Solo successivamente a questa fase si può riflettere sull’innovazione della propria attività o professionalità anche attraverso nuove opportunità di cooperazione.
Questa riflessione è nata durante una delle ultime Cooperation Room con il comune di Santa Teresa Gallura e gli operatori turistici del territorio e si è sviluppata in due webinar (9 e 10 aprile) per approfondire quanto qui accennato.
E tu, come vivi questo momento? Se hai delle domande o vuoi condividere una riflessione su queste tematiche, scrivici a info@giaccardiassociati.it
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