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11 Set 2019

Indagine nazionale Turismo & Talenti: l’occupazione aumenta e le imprese si concentrano. Come cambiano mestieri, competenze e responsabilità?

Questa breve istantanea che pubblichiamo conferma che nel turismo innovazione e modificazione continua sono all’ordine del giorno.

Per questa ragione, l’indagine nazionale Turismo & Talenti ha l’obiettivo di ascoltare direttamente le persone che lavorano in ruoli apicali del turismo, nelle organizzazioni pubbliche e nelle aziende private, per comprendere come cambiano mestieri, competenze e responsabilità.

Il turismo in Italia impiega oltre 4,5 milioni di persone (filiera allargata) equivalenti a circa il 13% della forza lavoro nazionale. Il 58,4% di questi occupati, per oltre 2,7 milioni di addetti, si trova nelle 10 regioni campione dell’indagine nazionale Turismo & Talenti promossa dal nostro Studio.

E’ una dimensione sociale ed economica molto rilevante non solo in termini aritmetici ma soprattutto a livello umano, di tutela delle identità, di valorizzazione delle culture dei luoghi e quindi delle modalità e conseguenze di trasformazione delle competenze tecniche, istituzionali e manageriali.

Il turismo infatti, oltre a vivere e ad aver vissuto in modo accelerato negli ultimi 20 anni le maggiori trasformazioni geopolitiche e digitali, è uno dei settori che ha registrato nei paesi OCSE ritmi di crescita dell’occupazione tra i più sostenuti (nel 2018 +3,2%) rispetto alle altre attività industriali.

Nelle 10 regioni campione dell’indagine cosa è successo nell’occupazione della filiera turistica allargata?

In base ai dati ISTAT, nel periodo 2013-2018, le regioni più performanti a livello di occupazione sono state

  • Sardegna +21,4% (143 mila addetti)
  • Trentino Alto-Adige +8,3% (116 mila addetti)
  • Piemonte +8% (336 mila addetti)

mentre nel medesimo periodo la crescita media degli occupati del settore nelle 10 ragioni campione è stata del +5%.

E a livello imprenditoriale cosa è avvenuto?

In base ai dati Movimprese-Infocamere, nel periodo 2013-2018, le oltre 386 mila imprese attive nel turismo in Italia sono aumentate del +8% mentre il saldo imprenditoriale (rapporto tra neo imprese e imprese cessate) è stato prossimo allo 0.

Nelle 10 regioni campione, le imprese delle filiera turistica sono circa 220 mila (56% del dato nazionale) e le destinazioni più performanti a livello imprenditoriale sono state

  • Puglia +13,5% (oltre 23.000 imprese ricettive e dei servivi)
  • Sardegna +9,7% (circa 12.600 soggetti)
  • Toscana +7,3% (oltre 28.000 soggetti).

Innovazione e modificazione continua nel turismo sono dunque una “regola”. Ecco perché è sempre più necessario disporre di dati e analisi di buone pratiche di capitale umano allo scopo di poter rinnovare strategie di offerta, marketing e organizzazione di imprese e destinazioni, essendo tali policy preliminari alla possibilità di generare nuove opportunità di reddito e occupazione. Magari per i giovani che il mondo ci invidia (e ci porta via).

Redazione
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