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10 Nov 2015

Sabato 14 novembre, Ravenna: la Banca del Tempo, l’economia collaborativa che fa bene alla città

Un convegno che mostra come l'economia collaborativa ha radici lontane e non nasce solo sull'onda dell'innovazione tecnologica e delle reti sociali.

“La Banca del Tempo: un’idea che compie 20 anni” esperienze e rapporti con l’economia collaborativa: questo il titolo dell’incontro che si terrà il prossimo sabato 14 novembre, dalle ore 15.00, Sala Muratori – Biblioteca Classense Via Baccarini, 5 – Ravenna.
L’incontro è organizzato  dall’Associazione Banca del tempo Ravenna che a Ravenna opera dal 1995 con l’obiettivo di fare il punto su come si è evoluto negli anni il modello di economia collaborativa e quale impatto ha sulla nostra vita la cosiddetta sharing economy.

Apriranno il convegno il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, l’assessora alle Politiche e Culture di Genere del Comune di Ravenna Giovanna Piaia e  Maria Giovanna Fabbri, responsabile coordinamento Politiche sociali Regione Emilia-Romagna. L’incontro, coordinato da Ercole Taccoli,  proseguirà con la relazione della presidente della Banca del Tempo Giuseppina Belloni che racconterà le tappe fondamentali dell’associazione compiute nei suoi ventanni di storia.

Seguirà l’intervento della professoressa Flavia Franzoni Prodi dal titolo “La banca del Tempo fra Economia solidale e relazioni comunitarie” e dopo un intermezzo musicale l’intervento di Lidia Marongiu, (Studio Giaccardi & Associati) dal titolo “Sharing economy: numeri, esperienze e impatto dell’economia collaborativa sulla nostra vita”.

Un convegno che mostra come l’economia collaborativa ha radici lontane e non nasce solo sull’onda dell’innovazione tecnologica e delle reti sociali. A Ravenna ad esempio l’Associazione Banca del Tempo è nata ventanni fa con l’idea che una piccola comunità di persone potesse trovare un sostegno alle piccole necessità quotidiane:  i soci ancora oggi scambiano servizi e conoscenze in base ai propri talenti e interessi e la misura degli scambi è, appunto, il tempo utilizzato per svolgere una qualsiasi mansione calcolato in ore. Dal giardinaggio alla cura dei bambini, dall’organizzazione di feste al fare commissioni, dalle piccole faccende domestiche alle ripetizioni, dal fare compagnia ad anziani a semplici lavori di manutenzione: con la semplicità del darsi sostegno si recuperano le relazioni di “buon vicinato” attraverso piccoli scambi che non hanno valore di mercato ma rendono meno faticosa la vita di tutti i giorni e si promuovono relazioni tra generazioni e gruppi sociali.

Una filosofia ben sintetizzata dalla frase riportata anche nel sito della Banca del Tempo e che dice  Nessuno è così povero da non poter offrire un’ora agli altri Nessuno è così ricco da non aver bisogno di un’ora dagli altri”. 

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Redazione