La fine della crisi dipende da noi
Scrive Luca De Biase nel suo editoriale Crossroads su Nova 24 (@Ilsole24ore, domenica 5 maggio 2013): “La conoscenza scientifica come la conoscenza tout court è ormai la fonte principale per la generazione di valore nelle economie post-industriali. La manifattura resta fondamentale per la tenuta sociale delle economie industrializzate, ma il valore si concentra sull’immateriale – la conoscenza, l’immagine, l’informazione, la ricerca, il design – che dà significato ai prodotti. E se il pubblico (inteso come gli enti che amministrano i soldi dei cittadini, ndr.) finanzia la ricerca, il pubblico (inteso come i cittadini, ndr.) deve poter accedere ai suoi risultati. Perché siano a disposizione di tutti coloro che riescono a pensare a un modo per valorizzarli.”
Un concetto semplice e chiaro che dovrebbe guidare anche le policy dei soggetti pubblici e privati (Camere di commercio, Associazioni di categoria, Università) che concretamente possono avviare processi utili per vedere la fine del tunnel della crisi. Giunti a questo punto infatti, la fine della crisi dipende da noi: cittadini, imprese, giovani e amministratori animati da nuovo coraggio e nuovo agire.