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02 Nov 2011

Webbing Rank 2011: le buone prassi sul web per migliorare l’incoming turistico

Capire e confrontare le buone prassi di promozione turistica sul web e imparare a fare meglio.

Il portale di promozione turistica dell’Emilia-Romagna è quinto ex-aequo per efficacia di info-commerce ed e-commerce, con quelli di Danimarca, Catalunya e Istria, nel “WebbingRank 2011” pubblicato dallo Studio Giaccardi & Associati e presentato venerdì 21 ottobre nel corso delle giornate di Ravenna Future Lessons dedicate a turismo e web 2.0.

L’originale graduatoria che vede al primo posto il portale della Svizzera, al secondo posto ex-aequo Toscana e Trentino, al terzo sempre ex-aequo Carinzia, Svezia e Comunità Valenciana e infine al quarto l’Andalucia, è un’evoluzione aggiornata ad agosto 2011 di una ricerca realizzata a fine 2010 per conto di Unioncamere Emilia-Romagna.La ricerca aveva l’obiettivo di capire e confrontare le buone prassi di promozione turistica sul web e imparare a fare meglio. Il termine inglese webbing significa tessuto forte e resistente, metaforicamente è utilizzato per indicare la capacità di «tessere» relazioni in rete.

Con l’aggiornamento 2011, i portali turistici studiati a livello tecnologico, semantico e commerciale sono stati 22: per l’Italia, Emilia-Romagna (www.emiliaromagnaturismo.it), Toscana (www.turismo.intoscana.it), Trentino (www.visittrentino.it), Veneto (www.veneto.to)  e Liguria (www.turismoinliguria.it ); per l’Austria, la Carinzia (www.carinzia.at); per la Croazia, Dalmazia Centrale (www.dalmatia.hr) e Istria (www.istra.hr); per la Francia, Provenza-Alpi-Costa Azzurra (www.decouverte-paca.fr), Normandia (www.normandie-tourisme.fr) e Bretagna (www.bretagna-vacanze.com); per la Germania, Nord Reno Westfalia (www.nrw-tourismus.de); per il Portogallo, Algarve (www.visitalgarve.pt); per la Spagna, Catalunya (http://www.gencat.cat/turistex_nou/), Valencia (www.comunitatvalenciana.es) e Andalucia (www.andalucia.org); per la Gran Bretagna, Cornovaglia (www.visitcornwall.com) e South-East England (www.visitsoutheastengland.com). A queste diciotto realtà regionali sono state integrate quattro destinazioni nazionali di peso geo-turistico similare: Danimarca (www.visitdenmark.com), Grecia (www.gnto.gr), Svezia (www.visitsweden.com) e Svizzera (www.myswitzerland.com).

La scelta di questi siti è avvenuta in base a quattro criteri: 1) offerta turistica multi-prodotto; 2) almeno 20% arrivi turistici internazionali; 3) dimensione geografica comparabile all’Emilia Romagna; 4) i portali nazionali dovevano adottare strategie di promozione turistica unitaria. Mediante tecniche di analisi dei contenuti e di reverseengineering più alcune interviste, sono state studiate e classificate le scelte di info-commerce (strategia di comunicazione, interazione e web 2.0, contenuti e servizi, architettura informativa e navigabilità, posizionamento e statistiche) insieme con quelle di e-commerce, cioè strategia commerciale  e pratiche o strumenti di prenotazione e vendita on-line.

Nel corso delle interviste è stato anche chiesto quanto è stato investito. Tra quelli che hanno risposto (non tutti gli intervistati),la Toscana è risultata prima con 10 milioni di euro (seconda per efficacia nel WebbingRank 2011) avendo però pressoché azzerato ogni altra spesa sui media tradizionali; seguonola Catalogna con 9 milioni, l’Andalucia con 5,6 milioni, l’Istria con 1,47 milioni, la Liguria con 1,3 milioni. Molto meno il Veneto con 400 mila euro, l’Algarve con 200 mila, la Normandia con 150 mila.

Ma che cosa producono i 22 portali pubblici di promozione turistica esaminati e quali novità stanno emergendo?

I risultati più evidenti, oltre all’indispensabile aumento delle visite sul portale, sono: apertura di nuovi mercati; destagionalizzazione e delocalizzazione della domanda; aumento dei fatturati di e-commerce; sviluppo di quantità e qualità dei flussi turistici; coinvolgimento e fidelizzazione del turista; crescita della reputazione di marca. Ma ciò che più influisce su queste performance economiche sono le strategie sui social network (Facebook, Twitter, etc.); le azioni di web marketing per orientare l’offerta turistica all’aspettativa dei consumatori e coinvolgerli nel “passa parola”; infine, il booking on-line, ovvero prenotazioni e vendite di vacanze e posti letto sul web, del tutto  accessibili ormai con i cellulari. Tra le novità più gettonate, non a caso, le cosiddette “app” peri cellulari smartphone: nel 2011 ci stanno lavorando nove regioni europee su ventidue (Toscana, Svizzera, Veneto, Comunità Valenciana, Trentino, Carinzia, Nord Reno-Westfalia, Algarve e Istria), nel 2010 erano solo quattro. Infine, grande attenzione viene dedicata ai nuovi servizi offerti tramite la tecnologia di “realtà aumentata”(Augmented Reality) che permette di collegare, tramite un codice QR Code, un qualunque luogo fisico (monumento, parco, basilica, museo, ristorante, hotel, b&b, etc.) alle infinite possibilità del web. Si tratta di una semplice etichetta messa su quel luogo che, inquadrata dalla telecamera dello smartphone connesso a internet, permette di ricevere ogni informazione su quel luogo: caratteristiche, offerte, percorsi, prezzi, etc. Insomma avanza un modo di sviluppare turismo molto personalizzato e nettamente no-paper. Turisti, e alberi, ringraziano.

Redazione
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